HANNO SCRITTO DI
di
Vittoria Salati e Vanni Mondadori
Pubblicato il 7 mag 2019
https://www.arteitaliana.org/salati-v...
L'artista Vittoria Salati
realizza le sue opere, uniche ed originali, collaborando con suo marito Vanni
Mondadori. Il marito, realizza le incisioni, che rappresentano la parte più
difficoltosa e faticosa, mentre Vittoria si occupa della forma e del colore.
Le opere sono dei pezzi unici che catturano l'attenzione e si aggiudicano un
posto preciso nel mondo dell'arte contemporanea, sia per la tecnica
particolare, eseguita con maestria ed ingegno creativo, sia per il fascino che
la colorazione esprime. La scelta delle tematiche è suggestiva, l'artista
spazia dalla narrazione di una profonda fede, insita nel suo animo, alla
rappresentazione di una mitologia affascinante, la componente della natura è
sempre presente ed è articolata attraverso un geometrismo decorativo di
accattivante conquista.
Vittoria Salati è conosciuta in parecchi paesi ed è invitata ad esporre in
autorevoli Gallerie come la "La Casa Dei Carraresi a Treviso".
Ha anche partecipato a diverse mostre presentate dal critico d’arte Vittorio
Sgarbi.
Il 14 febbraio 2010, L'ACCADEMIA INTERNAZIONALE “GRECI-MARINO" “ACCADEMIA DEL
VERBANO ha onorato Vittoria Salati del titolo accademico PROF.SSA ACCADEMICA
CORRISPONDENTE SEZIONE ARTE.
Alcune sue opere sono state utilizzate come logo da ditte ed enti Italiani; Ha
realizzato inoltre il casco del campione del mondo Schumacher.
Le sue opere sono in collezioni pubbliche e private in ITALIA - FRANCIA -
SVIZZERA - ARGENTINA - URUGUAY - CONGO.
https://www.arteitaliana.org/salati-v...
Il portale dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana è una galleria
internazionale, in cui gli artisti catalogati espongono le proprie opere e
verificano l'apprezzamento e l'interesse da parte del pubblico di amatori e
collezionisti italiani e stranieri.
Tutte le opere sono pezzi unici e corredate da certificato di garanzia. E'
possibile contattare l'Archivio Monografico per visionare senza impegno le
opere degli artisti catalogati.
L’ARTE E LA FORZA, ESPRESSIVITA’ E SAPERE
Vittoria Salati nasce sull’Appennino Parmense, vive e lavora a Cambiago,
Milano.
Ha frequentato l’ambiente artistico grazie al marito, Vanni Mondadori,
estimatore d’arte di cui ne è stata attratta per ambo i casi.
L’Artista Vittoria, con la collaborazione del marito, ha creato uno stile
unico nel genere, usando un supporto modificato fatto di un impasto di legno,
carta e resine che viene inciso in superficie nei minimi dettagli e
carteggiato per dare l’effetto tridimensionale in modo certosino e perfetto
Le Opere sono magistrali nei vari simboli, vortici, forme ed ogni cosa lei
ami; dà testimonianza a qualsiasi tema, anche e in modo specifico al Sacro
dove la sua anima si fonde.
Vittoria si sente guidata a trasmettere tramite la sua capacità estrema di
piegare la natura ad un suo volere, come fa con il legno, materiale solido ma
vivo; come a seguire una missione che è propria dell’Artista, “l’esprimersi”.
Unica anche nel modo di usare i colori, rendendo gli acrilici come fossero
smalti; decisamente esperta di tecniche.
Vittoria e Vanni hanno un’altra unicità: la cornice delle Opere diventa parte
integrante della stessa tavola. Realizzano dei lavori completi che riscuotono
molteplici consensi.
I coniugi Mondadori – Salati dal 2009 collaborano nelle Opere dividendosi i
compiti: la creazione delle stesse, forme e colori viene svolta da Vittoria,
mentre Vanni si occupa delle incisioni, parte molto importante e difficoltosa.
Avendo conosciuto Vittoria ad una recente mostra, a dire il vero mi piacerebbe
assistere alle loro composizioni, lei una roccia forte ma amabile e
vulnerabile in tenerezza, lui serio e pacato, direi una perfetta combinazione.
Il 14 febbraio 2010 l’Accademia internazionale”GRECI-MARINO” ha onorato
Vittoria Salati del titolo accademico Prof.ssa Accademica Corrispondente
Sezione Arte.
Artista conosciuta in diversi paesi, Vittoria viene invitata ad esporre in
Gallerie molto autorevoli, tra le quali La Casa Dei Carraresi a Treviso.
Ha partecipato, ottenendo notevole successo, a molte mostre personali e
collettive, alcune presentate dal Prof. Vittorio Sgarbi.
Molte Opere di Vittoria Salati sono accompagnate da poesie di Poeti che le
hanno dedicato il loro tempo ed i loro versi con il cuore in mano, UN GRANDE
DONO!
Chiacchierando un poco si conosce Vittoria e se ne rimane colpiti. Oltre alla
sua vitalità si percepisce la profondità del sentimento e la lealtà viva che
la contraddistinguono. Con lei non si può che sentire una grande comunanza e
un’amicizia sincera.
Vittoria Salati è molto più di ciò che ho descritto come Artista; dove vi è
una qualsiasi carenza, lei si schiera in prima linea e la fatica non la
spaventa … lei c’è!
Con grande piacere personale cito una Poesia, anche se so che non ama molto
mostrarsi con le parole poiché si sente vulnerabile nel suo raccontarsi.
IL MIO TESORO
Il mio tesoro è
un cuore arato dal dolore,
diventato terreno fertile
per un amore fecondo.
Patrimonio…
che nemmeno il tempo,
può svalutare.
Parole Vittoria Salati
I suoi contatti si trovano in
tutto il Web, basta impostare il nome e si apre un mondo!
Un mondo fatto anche di Etichette di vari vini da lei progettate e disegnate,
tenendo conto dell’origine di quel nettare.
Complimenti Vittoria e Vanni da, Rosanna e Ornella.
Autrice: Rosanna Romano / Roro
Impaginazione: Ornella Ogliari
Gli Amici di MicheleCea
Massimiliano Porro
NEL CUORE DELLA NOTTE
Un’immagine che contiene un universo di
suggestioni. Vittoria Salati, esplorando con lo sguardo il cielo notturno,
coglie il volo di un gabbiano che porta con sé un'aura di essenza divina,
attributo di ogni talento creatore. L’infinita volta celeste danza con le
nuvole, leggere e soffici, mentre la luna, come una matassa, dipana i suoi
biondi fili dorati, raggi splendenti e guide per gli abitanti del
firmamento. Ed ecco il più puro degli uccelli librarsi
verso la terra senza confini. “Raggi di Luna” è un’opera che sintetizza le
qualità dell’autrice che, sapientemente, ha unito diverse tecniche,
dall’acrilico alla foglia d’oro su legno massello per conferire un valore
che va ben oltre il materiale usato. Il paesaggio marino, inciso a mano,
riflette non solo il bagliore diafano ma anche la delicatezza di Vittoria.
Ha affrontato liricamente il concetto di cosa significhi essere artista
libero, svincolato da ogni accademismo. In quel volo c’è lo spirito di
Michele, fiero ed immortale, sempre alla ricerca, che canta nel cuore
della notte… “L’uomo è anche un gabbiano, misterioso e bianco, in cerca di
se stesso, che disegna nel vento inediti sentieri, inventati, trasparenti”
(Juan Baladán Gadea). Massimiliano Porro
Vittoria Salati,
Raggi di Luna, incisione a mano su tavola MDF, acrilico, protettore ad
effetto
smalto, legno massello e foglia oro, 100 x 80 cm, 2016
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Recensione della Galleria Farini a Bologna
Durante la sedicesima collettiva " ARTE A PALAZZO "
il 28 gennaio 2017 con la presenza del Prof. Vittorio Sgarbi
VITTORIA SALATI
L'arte per me, è
un raccontarsi per regalare emozioni con forme e colori.
Ciò che mi regala gioia, è sapere che quando libera come un gabbiano,
volerò verso l'infinito, qualche cosa di me resterà a ricordo del mio
passaggio terreno
e continuerò a vivere nel cuore e nel pensiero di altri che verranno dopo di
me."
Le parole dell'artista Vittoria Salati sono una sorta di confessione, una confidenza attraverso la quale raccontarsi e condividere con chi saprà cogliere le sue idee e la sua arte, universo cui approda relativamente tardi e senza una formazione tradizionale ma spinta da una passione che le è giunta dall'ambiente artistico che ha frequentato per anni, coinvolta grazie al marito Vanni Mondadori, conoscitore ed appassionato d'arte, che collabora con lei per alcune opere.
Probabilmente la libertà lasciatale da un percorso completamente personale e
autodidatta ha permesso a Vittoria Salati di osare e sperimentare, anche da un
punto di vista tecnico. Inusuale è, in realtà, la tecnica che utilizza per le
sue opere; si tratta di incisioni ricche di dettagli e particolari, su tavola
lignea di mdf e, in seguito dipinte con pigmento acrilico. I temi che Ella
affida a tale linguaggio spaziano con molto eclettismo ontologico, così come i
soggetti che campeggiano in tali composizioni.
Una sorta di pitto-scultura che non può restare nella semplice
bidimensionalità del dipinto ma non ha necessità di tradursi in oggetto
tridimensionale, restando, pertanto, come a metà strada, laddove sembra
ricordare quelle parole dell'artista circa il "ricordo del passaggio terreno".
Il colore, la forza del pigmento che offre carattere alla materia e alla
forma, svolgono un ruolo capitale in tutta la parabola artistica della Salati.
Ne è lampante dimostrazione l'opera con cui Ella giunge a Bologna, in
occasione della XVI Collettiva Internazionale di Pittura, Scultura e
Fotografia, dal titolo Nostra Speranza è la croce di Cristo. Un lavoro in
grado di farsi emblema ed icona di grande vigore, anche grazie al binomio del
blu e del giallo che simbolicamente rimandano ad altre valenze. L'artista
compone una sorta di architettura, una costruzione in cui alla forma viene
affidato il compito di farsi latrice di un lirismo concettuale che diventa
lieve narrazione. Al rigore della forma, alla lavorazione della materia che si
plasma tra le mani della Salati, corrisponde un equilibrio che tiene insieme
le istanze tecnico formali e l'ispirazione maieutica iniziale.
Nostra Speranza è la croce di Cristo affronta con serenità dogmi esistenziali
che, in un momento storico difficile come quello di cui siamo tutti
protagonisti, ritrova "speranza" in una dimensione più elevata ma anche
soggettiva, profonda ed intima. Dinanzi a questo lavoro di Vittoria Salati, il
dialogo che prende vita avviene ad un livello alto/a cui ognuno saprà dare un
valore personale e differente.
L'artista si spinge, così, a toccare le corde più profonde dell'anima, il
momento epifanico raggiunge, con tutta la primigenia energia, la dimensione
del pubblico, in cui tutte le speranze convergono, mentre le intricate trame
dei dettagli, i passaggi plastici, talvolta determinati, talaltra
delicatissimi, sembrano allegoria del messaggio che l'opera veicola. Il reale
si affida alla natura dell'emblema, riportando ad un linguaggio del passato
che, nel segno della croce ha attraversato i millenni, avendo ancor oggi, una
afferenza con l'uomo.
Recensione Galleria Farini di Bologna Febbraio 2017
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Versione in Inglese VITTORIA
SALATI
"Art for me is tell yourself to gire emotions with shapes and colors.
What gives me joy is lknowing that when,free like a scagull i will fly
towards thè infinite,
something of me will remain as memory of my earthly passage and i will
continue to live
in the heart and thoughts of who will come after me."
The words
of the artist Vittoria Salati are a kind of confession, a confidence through
which tell herself and share with those who can understand her ideas and her
art, a universe in which she landed relatively late and withour a traditional
education, but driven by a passion that comes from the artistic ambit she
attended for years, involved with her husband Vanni Mondadori, connoisseur and
art lover, who works with her for some works.
Probably the freedom that comes from a completely personal and self-taught
path, allowed Vittoria Salati to dare and experiment, even from a technical
point of view.
Is unusual, in fact, the technique she uses for her works: engravings rich of
details and particulars on wooden boards of MDF, then painted with acrylic
pigment. The themes she addresses with this language range with an ontologica!
eclecticism, as well as the subjects that stand in such compositions.
A sort of picto-sculpture which cannot remain in the simple two-dimensionality
of the painting but doesn't need to bie translated into three-dimensional
object, remaining, therefore, as half-way, where the artist seems to remember
those words about the"memory ofthe earthly passage". The color, the strength
of the pigment that gives character to matter and form, plays a vital role in
the whole Salati's artistic career. Clear demonstration of that is the work
with which she comes to Bologna, on the occasion of the XVI International
Collective of Painting, Sculpture and Photography, entitled Our Hope is the
cross of Christ. A work able to be emblem and icon of great force, thanks to
the blue and yellow combination that symbolically lead to other values. The
artist composes a kind of architecture, a building in which the task of being
the bearer of a conceptual lyricism that becomes mild narration is given to
the shape. To the rigor ofthe form, the production ofthe matter that is molded
in the hands of Salati, corresponds a balance that holds together the
technical-formal issues and the initial inspiration.
Our Hope is the cross of Christ faces serenely existential dogma that, in a historical moment as difficult as the one in which we are all actors, finds "hope" in a higher but also subjective, deep and intimate dimension. In front of this work by Vittoria Salati, the dialogue that takes place happens in a high level, to which everyone will give a personal and different value.
The artist encourages herself to touch the deepest chords of the soul, the
epiphanic moment reaches, with all the primordial energy, the dimensions of
the audience, in which all hopes converge, while the intricate plots of
details, the plastic steps, certain at times, delicate at others, seem
allegory of the message that the work conveys. The real relies on the nature
of the emblem, bringing to a language of the past that in the sign of the
cross has gone through millennia, having even today an affiliation with the
man.
Review Farini
Gallery of Bologna in February 2017
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Aldo
Maria Pero prof. di STORIA DELL'ARTE
e Presidente del MOVIMENTO " ARTE DEL XXI° SECOLO di Savona
La lombarda Vittoria Salati è un'artista di vocazione tarda, approdata al mondo della pittura in un 'età di consuntivi piuttosto che di esordio. Un carattere volitivo, amante della sfida, le ha fatto rapidamente recuperare il ritardo. Ha iniziato a dipingere quasi in omaggio alla madre defunta e si è imposta con stupefacente rapidità, vuoi per le innegabili doti, sconosciute ma emerse al momento opportuno, vuoi per le sue evidenti capacità di affrontare il difficile mondo dell'arte con piglio manageriale.
Una produzione vasta e brillante e la partecipazione a numerosi eventi di notevole livello le hanno permesso di farsi strada in una realtà molto affollata.
I numerosi esegeti che si sono interessati di lei hanno quasi tutti descritto ed esaltato l'aspetto più curioso, ma non fondamentale, del suo modus pingendi e tale circostanza mi esime dal ripetere quanto più volte detto, ossia che la Salati dipinge seguendo l'incisione su tavola di legno realizzata dal marito su sue indicazioni. In un certo senso si tratta di qualcosa di simile ai cartoni predisposti per la realizzazione delle vetrate di chiesa medievali.
Gli elementi qualificanti del suo lavoro sono sostanzialmente tre: la nettezza di segno facilitata dall'incisione preventiva, la elegante luminosità dei colori che costituiscono una festa per la loro lucentezza simile a quella delle lacche cinesi e, ultima ma in realtà importantissima, la fantasia creativa, che spazia dalla fede, alla storia, al mito e marginalmente a qualche molto discreto tratto autobiografico.
La fede, anzitutto. A parte il fatto che l'opera della Salati, per l'evidente interesse tributato al bello e al buono, è in gran parte una testimonianza religiosa, la fede si traduce soprattutto nei ritratti della Madonna col Bambino, duplice espressione d'omaggio alla sua sacralità e al ruolo terreno di madre. Non vorremmo avanzare una proposizione ereticale, ma la giovane fanciulla di Galilea ha condiviso con il Figlio la duplice natura umana e divina: madre del Cristo in terra e successivamente Regina Coeli. È quanto emerge nelle finissime raffigurazioni della Madonna nelle quali, più che altrove, si rivela l'importanza del lavoro del consorte, autore della trame aeree in rilievo che corrono lungo il ritratto. Ritratto che delinea, con francescana innocenza, il volto di una giovane, bellissima e tenera donna che si bea dell'amore di Dio e che riversa la propria infinita tenerezza sul Figlio.
Se l'impegno religioso costituisce un forte nucleo espressivo nel quale si fondono arte e devozione mariana, non meno intenso, almeno sul piano estetico, risulta l'interesse verso il mito, che occupa un posto significativo nella produzione della Salati. Mi riferisco in particolare al tema della Fenice, ripreso più volte in versioni che illustrano particolari diversi della sua straordinaria esistenza. L'uccello divino e leggendario è infatti ricordato in diverse teogonie che hanno trovato in lei l'interprete ideale per lo splendore che ha saputo infondere alle raffigurazioni che lo riguardano.
Il senso del divino non si esaurisce nella devozione mariana e nelle rievocazioni del mito ma risulta evidente anche nei paesaggi, colti in una dimensione estatica che riconduce all'eterna presenza di un'entità superiore che domina le umane cose. Lo dimostrano gli immemoriali silenzi delle notti e lo specchio dei cieli o il mistero di aurore che sorgono nello sfolgorio dei raggi solari, nunzi del giorno.
L'aspetto più interessante di Vittoria Salati consiste
non tanto nel suo atteggiamento verso il proprio lavoro, del quale è peraltro
giustamente orgogliosa, ma nel fatto di considerarlo un bagaglio di opere
archiviate in attesa di realizzare quelle future. Insomma, un'artista che
conosce solo il domani.
Aprile 2015
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Aldo
Maria Pero prof. di STORIA DELL'ARTE
e Presidente del MOVIMENTO " ARTE DEL XXI° SECOLO di Savona
http://www.artedelxxisecolo.it/news/1040-vittoria-salati-una-nuova-associata.html
Diamo il saluto di benvenuto nel Movimento a Vittoria Salati, direttrice artistica della pregiata Ditta Salati-Mondadori. La doppia citazione è d'obbligo perché Vittoria dipinge sulle tavole di legno preparate da Giovanni, che le incide sulla base delle indicazioni di Vittoria, la quale successivamente le completa con una straordinaria brillantezza di colori, il cui lucente risalto fa pensare a laccature di matrice orientale. Le opere dell'artista lombarda si qualificano per due caratteristiche fondamentali: l'intensa e variata tavolozza che dona un'autentica ebbrezza cromatica ai suoi lavori e la fantasia di temi e motivi, che variano da un'aggiornata proposta di tavole d'ispirazione religiosa, dipinte con un trasporto simile a quello di Fra' Beato Angelico, che pingeva e pregava, o meglio «orava umilemente pingendo», come scrisse Leon Battista Alberti, a brillanti soluzioni di carattere squisitamente decorativo, a fantasie tratte da luoghi e mitologie diverse. Nel primo caso sono da citare le delicate, eteree, Madonne con il bambino, incorniciate da preziosi merletti a rilievo, che arricchiscono con un esemplare artigianato d'arte il valore estetico della sacra immagine. Nel restante repertorio, Vittoria mostra una creatività senza limiti che propone fiori stilizzati, giochi geometrici, paesaggi, stilizzazioni che si collocano oltre il realismo delle immagini. Non basta, dalla storia emerge un ritratto di Nefertiti, regina d'Egitto e sposa del faraone eretico di Amarna; dalla mitologia orientale la storia della Fenice, il sacro airone che, prima creatura del mondo, si personificò nell'immagine del dio Sole per poi ricomparire ad Heliopolis una volta ogni cinquecento anni, simbolo d'immortalità e di resurrezione.
Benvenuta, Vittoria
Aldo Maria
Pero, Marzo 2014
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Prof. Aldo Maria Pero
durante l'evento "SUGLI ANTICHI SPALTI " alla Fortezza di Primar Savona
Vittoria Salati rappresenta l'epopea
della sapienza artigianale e della maestria pittorica in una serie
ininterrotta di creazioni che, nel loro figurativismo non privo di tratti
fantastici, si possono individuare in due fondamentali poli ispirativi: la
matrice religiosa, dominata da una fede di sapore molto personale ma assai
intensa, e la sorgiva tendenza all'ironia, alla boutade e alla fantasia che,
partendo da un dato di prima osservazione, sa travestirsi in varie e numerose
forme. Su tutto domina il colore, un colore splendido, intenso, vitale, che
costituisce insieme un'espressione religiosa ed un inno alla vita; un colore
capace di trasformare, semplicemente sfiorandolo, qualsiasi umile oggetto.
Savona 1 marzo 2014
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Ha scritto di me
il Dott. Pietro Giovanni Lucarelli,
fondatore da 20 anni della rivista online “ LA
FENICE “ Undici giorni prima della sua scomparsa,
questa critica avrebbe dovuto essere pubblicata nel numero del 1° bimestre del 2014 .
La posto con grande tristezza, ma voglio ringraziarlo in questo modo per la
stima che riponeva in noi, una stima profondamente ricambiata.
Grazie Pietro per tutto quello che ci hai donato, il tuo ricordo ti permetterà
di continuare a vivere nel nostro cuore per sempre.
I nostri artisti di opere sacre,
Vittoria Salati e Vanni Mondadori, mi ha chiesto di recensire le dodici opere
su esposte nella mostra online, pubblicate per il ventennale della nostra
rivista. Da un lato ciò mi inorgoglisce, ma dall’altro mi preoccupa perché non
è cosa facile parlare di opere di grandissimo valore come queste, non solo per
la bravura artistica, ma soprattutto per il grande virtù teologale in esse
espressa: la fede. L’arte sacra profonda di Vittoria e Vanni, a nostro
modo di vedere, ravviva la fede nei cuori, perché fa ripercorrere tutto il
patrimonio artistico sulla immensa produzione figurativa delle immagini sacre
di tutti i tempi e rinnova detti soggetti con mano sicura e con vivi colori.
I tratti del pennello sono nitidi e unici nel comporre figure assolute nella
loro espressività, usando varie tecniche pittoriche. E i quadri pubblicate in
questa mostra online lo provano in modo sublime.
La semplicità delle immagini, la profondità dei colori, l’assoluta genialità
nel dare i nomi alle stesse opere, colma e supera ogni previsione di bellezza,
sprigionando amore ed esprimondo ancora una volta la fede sentita che nella
vita gli artisti testimoniano, cosiché anche nell’arte, infatti, condividono
la passione per la pittura e la scultura immedesimandosi nell’opera che vanno
a realizzare, completandosi a vicenda.
Essi racchiudono un mondo d’amore per il creatore, proprio come Questi ha
insegnato nel versare amore sull’umanità…
I loro capolavori ripercorrono tutti i valori cementati dalle Sacre Scritture,
valori che l’umanità d’oggi va perdendo sempre più.
I nostri artisti ci ripropongono con le loro opere i lodevoli temi d’amore Per
Dio e per il prossimo, attraverso volti sacri colmi d’amore e di sublime
tenerezza e dolcezza per l’umana gente; queste figure con la loro espressività
incidono nell’io di chi li osserva in una profonda riflessione: riflessione
che porta inevitabilmente alla certezza che Dio c’è… Infatti, solo lui può
ispirare agli artisti simili immagini… Dunque, buona visione alle persone dal
cuore puro, ma soprattutto a chi non crede perché con queste immagini d’amore
riscopra la fede, giacché esse sono il nutrimento dell’anima.
Chiudo con una frase di Henri Frèdèric Amiel: “Fare ciò che gli altri trovano
difficile è talento. Fare ciò che è impossibile al talento è genio”.
I nostri artisti sono dei veri geni.
Pietro Giovanni Lucarelli
Colobraro 9 Dicembre 2013
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Dott: Roberto
Perdicaro editore dell'annuario L'ELITE
«Nella composita architettura formale delle opere di
Vittoria Salati si compendiano temi e soggetti
di rilevante interesse, animati da uno stile che si distingue per efficacia
narrativa e scorrevolezza espressiva. L'artista riesce ad equilibrare colori,
luci e consistenza materica con estrema finezza, senza venir meno al rigore
formale della figurazione e alla necessità di levigare al massimo le
aggettanti esposizioni di taluni particolari. Arte validissima e originale,
quella di Vittoria Salati
segue le indicazioni del cuore e della fantasia, avvolgendo io spettatore nel
soffio etereo
della poesia.»
(R. Perdicaro)
Milano ottobre 2013
www.lelite.it/salati.htm
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Prof. Vito
Cracas: Storico e Critico d'arte, fra cui l'annuario L'ELITE.
«Le opere di Vittoria Salati riflettono un amore
sconfinato per l'arte, un'appassionata dedizione ad un lavoro che dal punto di
vista tecnico si palesa complesso e rigoroso, una capacità di elaborazione
stilistica del tutto originale e perfettamente aderente alle tematiche scelte
dall'artista. Opere che l'artista produce con la collaborazione del marito
Vanni Mondadori per un tratto del percorso tecnico, ma che caratterizza con la
propria espressività per quanto attiene ai soggetti, alle coloriture, alle
forme, ai sentimenti e simboli che queste ultime sono chiamate ad
interpretare. Soggetti ben modulati nella semplicità dell'insieme, ora con
partizioni geometriche, ora con linee precise a definire elementi di natura,
fiori, contorni di ambienti, visioni cosmiche, reminiscenze mitologiche,
profili di aggraziate fanciulle, figure sacre... una serie nutrita di motivi
ispiratori, che divengono metafore di situazioni esistenziali e delle mille
emozioni di cui è costellato l'iter del vissuto di ciascuno. Vittoria Salati
sa interpretare tutto ciò con eleganza e raffinatezza, ricreando tattili
armonie con le sue opere, nel-
le quali la centralità della narrazione non prevarica altri elementi
nell'inquadratura dell'insieme, dove anche gli sfondi, le cornici e gli spazi
hanno una loro ragion d'essere e una calibrata modulazione.»
Vito Cracas Cambiago agosto 2013
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Ha scritto di me il critico d’Arte Sandro Gazzola
L’opera di Vittoria Salati è unica nel suo genere,perché
appare come un dipinto, in cui il legno con i suoi rilievi e la sua
malleabilità diventa la base attiva su cui appoggiano i cromatismi, che danno
vita alle forme, accentuate ad altri elementi di metallo, che permettono
all’immagine di uscire dalla sua piattezza per diventare un vero e proprio
rilievo.
La genesi dell’opera parte dal modello sul legno con incisione e
carteggiatura, per poi concedere al colore di acquistare forma, in temi
diversi per ogni opera, perché l’artista ogni volta che concepisce un soggetto
è assorbita da un’emozione nuova, sempre diversa, per i più svariati angoli
del reale.
Il filo conduttore tematico è sempre un costante riferimento al dogma
dell’esistenza, vissuto attraverso linguaggi religiosi, mitici, come nel caso
della fenice-arpista, o attraverso la strana visione scientifica della realtà.
Jesolo agosto 2013
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Lia
Ciatto:
Gallerista e critica d’arte del
“ CENTRO CULTURALE INTERNAZIONALE D’ARTE “SEVER”
La pittrice
Vittoria Salati è una valida esponente dell’arte contemporanea di cui ne sa
cogliere i principali aspetti che suggella in trasposizioni artistiche di
notevole e pregevole esecuzione creativa.
Nascono cosi opere che sono momenti carichi di espressività tematica oltre che
di valenza compositive . Molti sono i temi che l'artista tratta attraverso
opere sempre più improntate alla specificità e alla sacralità della vita.
Sono, le sue, opere valide, incisive ed espressive che, nelle varie
manifestazioni cui hanno preso parte sono state classificate ai primi posti
,come quelle presentate per la manifestazione annuale della Rassegna Sever "
d'oro ". L'artista ha un iter sempre in crescendo e critica e pubblico ne
apprezzano sempre le diverse modalità espressive e compositive.
Lia Ciatto Milano Marzo 2013
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Dott. FRANCO CAMINITI, DIRETTORE
della rivista “ OLONA E DINTORNI “
Rivista dell’ECCELLENZA DELLA VALLE OLONA.
Dedicandomi 6 pagine !!!
Uscendo dall'incontro con la
pittrice Vittoria Salati, viene spontanea una riflessione sul che cos'è
l'arte. Se l'arte sia da considerare il frutto di studi accademici dai quali
si articola la capacità di mescolare materiali ed utilizzare strumenti del
mestiere, con una maestria acquisita per induzione, una tecnica conquistata
seguendo l'insegnamento dei maestri, e studiando le esperienze e le opere dei
classici, seguendone i percorsi evolutivi...
Oppure se l'arte non sia, piuttosto, genuina espressione dell'animo, autentica
realizzazione materica di emozioni e sentimenti che trovano spazio e luogo,
colori e forme, materia plasmata e resa viva e palpitante, da quelle pulsioni
irrinunciabili e dirompenti che mescolano l'ingenuità essenziale dello spirito
col desiderio primordiale all'espressione di sintesi esistenziale, e allora
l'arte è tale a prescindere dall'accademicità dei percorsi di formazione,
dalla riconoscibilità degli stili, sino alla personalizzazione dei tratti
pittorici come degli intercalari dialettici. Allora l'arte è disgiunta dal
mestiere, vive di sua vita e risplende di sua luce, a prescindere dagli
apprezzamenti critici di pseudo esperti, vive in quanto si realizza come
incontro di sensibilità, quella dell'artista che crea e quella del fruitore,
dell'occhio che raccoglie impressioni e suggestioni, emozioni e sentimenti e
li veicola attraverso una retina cosciente al cuore ed all'anima.
Ecco, noi, in questo caso specifico, propendiamo per la seconda tesi: Vittoria
Salati, nella sua semplicità di donna, moglie e madre, è un'anima che si
esprime, con la tecnica che ha saputo essa stessa darsi, e parla con colori e
forme, simboli e ricordi, ad altri cuori che sanno vedere e sentire.
Dicembre 2012 Franco Caminiti direttore della rivista
di Eccellenza " OLONA E DINTORNI "
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Testo critico di
Paola Simona Tesio
Sul catalogo concorso “ IL DONO PER L’UMANITA’
Le opere di
Vittoria Salati sono altro rispetto alla tradizionale pittura perché sono
azioni intinte sulla materia. Il supporto ligneo viene pazientemente lavorato
alla stre- gua di un’ ingegnosa scultura.
Ella nella venatura di questo prestigioso prodotto della natura ne coglie in
nuce le for- me, le incide, le plasma ed infine le colora. La cesellatura di
questo “dipinto scultoreo” tuttavia non si arresta nella dimensione del
supporto, ma va oltre, fuoriesce in un’estensione ulteriore, quella della
cornice, che viene plasmata e vestita della medesima forza espressiva.
Interessanti le figure femminili, che trovano plasticità laddove vi è
staticità dovuta alla rigidità delle essenze. Esse sembrano librarsi da
universi antichi, miti, leggende, popoli lontani e poliedriche etnie che si
miscelano. Alla stregua delle raffigurazioni egizie, alcune, sono ritratte di
profilo ma con l’occhio disposto frontalmente.
Talvolta vi sono compenetrazioni di differenti tradizioni: come l’Africa e
l’Egitto. La risultante è la ricchezza insita della multiculturalità. Sublimi
i paesaggi che sembrano sgorgare dalle pareti dell’inconscio, carichi sempre
di positive vibrazioni e suadenti orizzonti. Anche qui si assiste mescolamento
delle sostanze, come nella soave opera intitolata “raggi di Luna” in cui oltre
che dall’ambiente notturno (rassicurante) sembra di essere avvolti da più
tiepidi fasci solari. Notevole “Autunno in Piemonte” dove l’artista riesce a
rendere doppiamente esistente la materia del legno, che dal supporto prende
nuovamente forma nella ramificazioni della vite. Soavi orientalismi si colgono
in lavori come “Rosso di sera” in cui il volo , elemento di libertà, diviene
una presenza tattile e dinamica al tempo stesso. Intense altresì le
raffigurazioni sacre contornate in alcuni casi da intagli di ricami. Il legno,
solo apparentemente appare statico, ma in realtà è abitato da infinite
variazioni e gradazioni, da forme non manifeste che grazie alla dedizione di
questa sensibile artista divengono opere. Sosteneva Aristotele «La ghianda può
diventare o non diventare quercia, ma non qualsiasi altra cosa. Quando la
materia riceve una determinata forma, per esempio la ghianda diventa quercia,
si dice che è passata all' atto. Il mutamento è l'attualizzazione di ciò che è
potenziale. La ghianda contiene in sé potenzialmente l'essere quercia, ma solo
quando è diventata quercia questa potenzialità è pienamente realizzata. La
forma è ciò che viene acquisito compiutamente al termine del processo, nel
risultato finale in atto».
Dicembre 2012 (Paola
Simona Tesio)
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Ha scritto di me Bino Marasà critico
d’arte .
La struttura cromatica e segnica dell'operato artistico di Vittoria Salati
affonda le sue radici nei figurativo. Così saldamente, da divenire
manifestazione di un eclettismo ispirato dall'art déco che si mescola a
tendenze descrittive surreali e fantasiose, contemporanei, che l'hanno
stimolata a iniziare quindi una sua attività artistica basata su una tecnica
inusuale. Le opere di Vittoria Salati autodidatta infatti, si caratterizzano
per essere incise a mano in ogni più piccolo particolare su tavola di legno,
successivamente dipinte con colori acrilici, rappresentando molteplici
soggetti, dalle figure nitide e ben definite e dai colori forti e decisi.
Originale anche la cornice che è parte integrante della stessa tavola. La
complessità connessa alla creazione di queste opere rende esclusiva questa
tecnica, che nell'ambito delle sue mostre personali e collettive, ha
incontrato il consenso del pubblico, ottenendo un notevole successo. I coniugi
Mondadori Salati, collaborano nella creazione di queste opere. In realtà dal
2009 il sig. Giovanni Mondadori, si occupa della parte incisoria che è la
parte più difficoltosa e faticosa, permettendo a Vittoria una maggior
creazione di opere.
Ottobre 2012 Bino Marasà
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Prof: Vito
Cracas Critico d'Arte.
Di importanti riviste e cataloghi di Arte, Fra le quali L'ELITE.
«Opere
originali in ogni senso, quelle di Vittoria Salati"
Vittoria
Salati è nata a Neviano degli Arduini (PR). Pittrice e incisore su tavola,
autodidatta quanto alla formazione, ha elaborato una tecnica originale, in
collaborazione con il marito Vanni Mondadori; le sue opere infatti sono
dapprima da lei disegnate su carta e quindi trasportate su tavola MDF, dove il
marito incide i contorni delle immagini e provvede a lisciare la superficie
per essere dipinta. La pittrice quindi esegue l'opera con colori acrilici,
completandola con altri materiali e abbellimenti. Ha tenuto numerose mostre
personali a Neviano degli Arduini, Cam-biago, Gorgonzola, Crema, Alberi,
Cassano d'Adda, Spoleto, Milano, Lungavilla, Cremona, Villa di Tirano, Parma.
Ha partecipato a importanti rassegne, ottenendo premi di rilievo, fra cui di
recente il Premio S. Pietroburgo, il 1° premio al Trofeo Arte di Strambino, il
3° premio in concorsi di Salerno, Torino, Milano. Sue opere sono state
utilizzate come logo da ditte ed enti italiani; ha realizzato inoltre il casco
del campione del mondo M. Schumacher. Recensita su giornali, riviste e volumi
d'arte, suoi lavori si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia,
Francia, Svizzera, Argentina, Uruguay e Congo. «Opere originali in ogni senso,
quelle di Vittoria Salati,
per l'atipicità della tecnica, per la singolare connessione di motivi
essenzialmente pittorici con altri a rilievo, per la varietà dei soggetti e
delle interrelazioni stilistiche e - non ultimo - per il lavoro di
realizzazione compiuto in parte in collaborazione con il marito Vanni
Mondadori. i lavori che l'artista ci propone sono esemplari esiti di
straordinarie performances, complesse nei/a loro genesi e nella conseguente
attuazione; opere eleganti, vivaci nell'architettura formale e cromatica, ben
curate nella scansione figurale, nella quale la rappresentazione oggettiva
talora sfuma in visioni fantastico/surreali. Le armonie geometriche di queste
opere sono trame ordinate di una creatività che, con abilità e gusto
ineccepibile, fonde la razionalità descrittiva con la fantasia e con la
simbologia in immagini concluse, metafore di sentimenti e di variegati stati
d'animo, di problematiche umane e dei diversi risvolti della bellezza. Un
volto di fanciulla, un fiore, un fenomeno naturale, una visione cosmica, un
episodio di storia sacra... sono alcuni dei soggetti cui Vittoria Salati
rivolge il proprio interesse, con i quali interpreta valori di universale
risonanza, che toccano l'esperienza dell'umano e si proiettano nella sfera di
una spiritualità vissuta con convinta partecipazione. Ella riannoda i fili
della memoria, coltiva l'evocazione della bellezza, sviluppa le dinamiche
espressioni della fantasia, coinvolgendo tutto, con pienezza, nella felice
esperienza della sua arte, che ne diviene tangibile sublimazione.»
Maggio 2012 (V. Cracas)
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GIANNI LATRONICO : CRITICO D'ARTE, COLLABORA CON DIVERSE RIVISTE DI ARTE
Fra le quali L'ELITE
DALLA TABULA RASA ALL’ARTE TOTALE
Sulla tavola di legno medio denso, al principio viene tracciato il segno sognante dalla moglie Vittoria Salati, che è seguito a ruota da un notevole lavoro di incisione e carteggiatura, nei minimi particolari, da parte del marito Giovanni Mondadori.
In seguito, le tavole levigate vengono dipinte esclusivamente dall’autrice, seguendo le orme indelebilmente impresse, con colori acrilici e trattate con un protettore opaco o lucido, a seconda della resa finale, per preservarle da agenti patogeni.
All’incisione del bassorilievo, nella tarsia plastica, si viene ad aggiungere la pasta dinamica, stesa e spatolata, in modo da trasformare la materia cromatica in rilievo interiore ed il rilievo medio in altorilievo.
Quanto più Vittoria Salati rende la stesura materica, pesante, faticosa, tanto più la rappresentazione si fa lieve, aerea, cosmica, con variopinti aquiloni, vaganti in cielo, pesci guizzanti in mare, fiori olezzanti in terra.
La luna ed il sole, le fiamme e le tenebre, i violini e gli uccelli volano al centro di cirri e nuvole, di flutti ed onde, di solchi e filari di viti, alberi e piante della macchia mediterranea, delle pampas e della savana.
L’araba fenice risorge dalle sue ceneri, dopo 500 anni di assenza dai luoghi d’origine, per annunciare una nuova era di gioia, pace, serenità, in ogni parte del mondo ed a tutti gli uomini di buona volontà.
Vittoria Salati alterna il disegno ornato a quello geometrico, i geroglifici egiziani ai segni runici, dal linguaggio dei fiori a quello degli animali, degli uomini e delle icone, con una doviziosa varietà di flora e fauna, umano e divino, sacro e profano.
Gabbiani e farfalle si posano su navi e cespugli, saltellano di onda in onda, di fiore in fiore, di frutto in frutto, al suono di un violino zigano, all’ombra di una quercia secolare, al volo di aerostati e mongolfiere.
Le fantasie poetiche dei disegni informali, dell’assoluto catartico, dei quadri surreali conferiscono al tutto l’idea pura di un robusto tessuto connettivo al maschile ed il pathos incisivo della grazia muliebre, tutta al femminile.
La rarefazione della forma, la dolcezza dell’amore e la divinità dell’immagine si sommano egregiamente, nell’arte totale dell’Ave Maria, come dono celeste di una pittrice devota, inno di gloria alla madre vergine e pio tributo al figlio redentore dell’umanità intera.
Gennaio
2012 Gianni Latronico
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Ha scritto di me il Dott. Vito Cracas Critico dell’annuario d’Arte LELITE.
Vittoria Salati Nata a Neviano Degli Arduini (PR).
Pittrice e incisore su tavola, autodidatta, ha elaborato una tecnica originale, in collaborazione con il marito, Giovanni Mondadori; le sue opere infatti sono dapprima da lei disegnate su carta e quindi trasportate su tavola MDF, dove il marito incide i contorni delle immagini e provvede a lisciare la superficie per essere dipinta.
La pittrice quindi esegue l’opera con colori acrilici, completandola con altri materiali e abbellimenti. Ha tenuto numerose mostre personali a Neviano Degli Arduini (PR), Cambiago (MI),
Gorgonzola (MI), Cassano D’adda (MI), Spoleto (PG), Milano, Lungavilla (PV), Cremona , Crema (CR), Parma, Alberi (PR), Villa di Tirano (SO).
Ha partecipato a importanti rassegne, ottenendo premi e riconoscimenti di rilievo; tra i più recenti :
2010, Premio S. Pietroburgo,/ Acc. Dei Dioscuri; Primo premio al Trofeo Arte di Strambino (TO),
3° class. Al XIV° premio Int .C. Greci, Salerno; Nomina dell’ Acc. Greci Marino Del Verbano;
Riconoscimento Acc.Arte e Cultura di Salerno con iscrizione all’albo D’oro;
2011 , 3° Premio al Conc. Tribal di Torino e al Conc. Primavera Galleria Eustachi di Milano.
Alcune sue opere sono state utilizzate come logo da ditte ed enti Italiani; Ha realizzato inoltre il casco del campione del mondo Schumacher .
Hanno scritto di lei : G.Patti, S. Russo, E.Di Vita, G. Latronico, M.Latronico, A.Zolfino. J.Campana, A.Patanè, S.Valentini, A.Ferrari, M.Zanotti, V.Marocco ed altri.
Le sue opere sono in collezioni pubbliche e private in Italia, Francia, Svizzera, Argentina, Uruguay, Congo. Le personali di Vittoria Salati da sempre sono state titolate “NON SOLO PENNELLI” ad indicare l’originalità dei suoi lavori artistici dove si realizza un connubio di pittura e incisione valido, tattile e coinvolgente, realizzato a quattro mani con la collaborazione del marito.
Infatti, se sue sono le ispirazioni, le idee, i messaggi, le scelte compositive e cromatiche, tale collaborazione è preziosa per una parte della realizzazione, quella incisoria ed essenzialmente preparatoria, perché consente di ripartire le superfici pittoriche in settori e di creare cornice interne alle opere, esprimendo con armonia le elaborazioni delle forme con lievi ma significativi effetti tridimensionali.
La pittrice dipinge i soggetti apponendo i colori con accuratezza ed eleganza, ottenendo effetti di brillantezza, vivacità, intensità che avvalorano i messaggi suggeriti dai contenuti. Messaggi che rimandano alla natura, alla vita, a grandi tematiche storiche , sociali, religiose, ai grandi ed eterni interrogativi dell’uomo, al mistero che tutti avvolge e che intravediamo nella poetica indagine sull’ignoto che le opere di Vittoria Salati spesso ispirano.
Arte vera, la sua perché vissuta con entusiasmo creativo, realizzata con gusto
raffinato, limpidezza di scansione disegnativa e dovizia di aggettivazione
cromatica, nel solco di una figurazione rinnovata, dalla personalità di
un’artista che padroneggia i mezzi espressivi, sublimando l’immaginario nella
materia, cui conferisce la levità di rarefatte atmosfere, il calore dei
sentimenti, la plurivalente magia delle emozioni in sinergia con la fantasia.
Dott. Vito Cracas.
Maggio 2011
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Gianni Latronico
ha detto...
VITTORIA SALATI, con il passare del tempo, affinando sempre più la sua
peculiare cifra stilistica,
ha distillato una poetica particolare, dove l'assoluto, l'infinito ed il
sublime trascendono il realismo,
il verismo ed il naturalismo, pervenendo al risultato di dipingere una realtà
parallela alla nostra, altrettanto vera, suscitando potenti emozioni
spirituali, forti impressioni interiori ed intense sensazioni visive che solo
i grandi artisti sanno trasmettere. L’apporto manuale del marito,
Vanni Mondadori, nella preparazione del duro supporto, nell’elaborazione del
legno massiccio e nell’incisione del segno grafico dà il la all’intera
composizione, influenzandone ispirazione,
contenuto e forma. Il tutto risulta l’amalgama di un lavoro a quattro mani,
che trascende la dura materia, perviene alla catarsi creativa e si eleva alle
cime superiori dell’arte pura, nel settimo splendore.
In fede: Prof. Gianni Latronico
5 Febbraio 2011
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Prof. ERALDO DI VITA. CRITICO D'ARTE
VITTORIA SALATI “ TENSIONE SPIRITUALE NELLE OPERE “
Si tratta di opere incise a mano su tavola di legno,
successivamente dipinte con colori acrilici che invadono anche la cornice.
“Fratello sole e sorella luna “, che sembrano abbracciate come due innamorati
consapevoli di essere indispensabili alla vita dell’uomo.
“Sopra alle nuvole c’è sempre un cielo blu”, un astro che sorge tra le nubi
blu e si specchia nel mare dello stesso colore.
“…E in fondo la luce”, il tunnel della vita, con una strada a scacchiera e in
fondo, finalmente, il sole e la luce.
Questi sono i titoli di alcune opere di Vittoria Salati, che frequenta un’arte
fra concettualismo e optical, che avrebbe entusiasmato anche Joe Tilson e
Victor Vasareli, per la sua precisione maniacale e la visione che ne deriva
al fruitore.
La Salati gioca con i contrasti: le sue opere sono composte da una fascia
esterna a cui si contrappone un nucleo centrale dove si raccolgono le
figurazioni.
Sottratti ad una mitologia contemporanea e immerse in un’atmosfera surreale le
opere di questa artista sembrano raccontare la favola di un’umanità sospesa
fuori dal tempo, in uno spazio mentale, prima e dopo la Storia.
L’Arte della Salati è segnata dalla compenetrazione di
diverse forme di linguaggio: l’interpretazione del mondo nei suoi principi
generativi, primi tra tutti l’ordine e il disordine, la capacità di
visualizzare il pensiero, l’attenzione alle trasformazioni strutturali all’uso
dei materiali e l’ironia.
I lavori di questa artista affermano un ‘arte umanistico-relazionale
interessata anche allo spirituale , al metafisico, dunque priva di formalismo
figurativo e che riflette nel tempo una grande tensione spirituale assai
meglio di qualsiasi altra forma artistica.
Poiché tutta l’arte è essenzialmente figurativa, il problema deve essere il
modo in cui inserire le cose reali in essa e la Salati ha trovato la sua
personalissima strada.
L’austera serietà e l’intensità emotiva di Vittoria Salati assegnano a questa
artista un posto d’onore nel panorama dell’arte moderna.
Eraldo Di Vita Giugno 2010
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Prof Salvatore Russo; critico d’arte, scrive su riviste fra le quali Boè
Artista Vittoria Salati
A caratterizzare l’operato Artistico di Vittoria Salati è una figurazione che si fa emozione. Dalle sue opere traspare un grande senso di libertà. Il mezzo con il quale l’Artista racconta le sue opere è il segno. Il segno che percorre l’agire razionale che stanco di vagare nei labirinti della psiche chiede di essere riportato alla Luce. La linea raggiunge quella dimensione in cui il Significato si annulla a favore di un Significante che ha negli universali linguistici della comunicabilità la sua linea guida. Nelle sue opere i colori appaiono essenziali nella struttura e carichi di espressione nella forma. Un linguaggio cromatico, il suo, che attraverso il sapiente utilizzo del colore riesce a trasmettere emozioni profonde nell’astante che osserva le sue opere. A caratterizzare la sua pittura è una continua e instancabile ricerca di comunicare. Comunicare i propri sentimenti e stati d’animo. Comunicare al fine di trasformare la memoria individuale in memoria collettiva e dunque memoria storica. Un’Artista Vittoria Salati che esprime sentimenti che vanno oltre l’opera. Sentimenti che fanno si che il cosmo si trasformi in una realtà tangibile. Sentimenti che travalicano il già noto fino ad arrivare ad esplorare nuove realtà e nuovi mondi in cui è ancor lecito sognare.
Giugno 2010
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Pagina
34
LA FENICE NELL'ARTE
di
Vittoria Salati
vista da Pietro Giovanni Lucarelli
IL GRAFFIALISMO,
UNA NUOVA
DEFINIZIONE ENCICLOPEDICA
I
Graffi di Antonella Magliozzi
Pubblichiamo volentieri tre opere di Vittoria Salati che racchiudono in sé secoli di storia se non millenni, di seguito pubblicati.
L'arpa e La fenice
cm70x70 Opera di Vittoria Salati
Come primo fattore artistico va
menzionato la perfetta sintonia artistica che unisce nell'arte e nella vita
due anime gemelle: il signor Giovanni Mondadori incisore su tavola di soggetti
creando il primo stadio artistico, poi Vittoria Salati, moglie, interviene con
la sua fervida fantasia e mano sicura a decorare e rendere unica ed insolita
l'opera.
La sinfonia dei colori nell'opera L'Arpe e la Fenice che sopra
racchiudono tutto un mondo che va dal mitologico a sprazzi di vita quotidiana,
creando una rara effervescenza cromatica, singolare e raffinata quasi unica
nel mondo artistico odierno.
Le tre grandi virtù che si scoprono solo ammirando le foto di dette opere
sono: la libertà, l'eleganza e l'armonia, in una parola la fantasia.
Vittoria Salati riesce a fondere queste tre grandi virtù senza perdere di
vista il retroterra della sua giovinezza provenienza parmense, la storia ci
presenta grandi virtù onnipresenti nel mondo artistico di tutti i tempi.
Un altro tocco di alta personalità artistica sta nel far diventare tutt'uno
cornice e quadro impreziosendo notevolmente l'opera stessa.
Non stiamo qui a ricordare i grandi artisti che hanno dato vita a tanti stili
e periodi artistici; ci riferiamo a quanti si sono fregiati di libertà, di
eleganza, di armonia e proporzione nelle forme.
L'Alba della Fenice
opera di Vittoria Salati cm70x70
invece L'Alba della Fenice è un'opera aerea ma che racchiude tre elementi; acqua fuoco, e aria, come la stessa leggenda mitologica, che si fregia di questi tre elementi.
La mia Fenice
opera di Vittoria Salati cm70x70
La Mia Fenice,
invece, privilegia l'azzurro cielo, il sole d'oro e l'aria. Trasportati su
tavola ove le forme incise si colorano ed acquistano vita, impreziosiscono il
primo stadio artistico che è dell'incisione, tanto da realizzare un
bassorilievo che sprigiona vitalità ed ammalia chi ha il privilegio di
ammirarla.
È questo il più bel regalo che i coniugi Mondadori fanno
agli ammiratori della loro arte.
Per visitare le opere firmate Vittoria Salati Mondadori
basta digitare
www.vittoriasalati.it
Aprile 2010
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PROF: GIANNI LATRONICO : CRITICO
D'ARTE, COLLABORA CON DIVERSE RIVISTE DI ARTE
“SEGNI PARALLELI”
Tutta la pittura di Vittoria Salati viaggia veloce, su binari, solchi, segni paralleli, che si incontrano nell’infinito della sua arte eccelsa e sublime, a quattro mani con suo marito Giovanni Mondadori, nel binomio dell’incisione su legno e del colorismo su tavola. Anche l’Antologia pittorico – poetica “SEGNI PARALLELI” marcia nel solco, tracciato dalla tradizione, per l’impianto scenico figurativo e l’architettura classica, e nel solco, segnato dalla modernità, per l’inventiva delle sue mirabili fantasie poetiche, figlie del suo tempo. Sacro e profano, bene e male, gioia e dolore si alternano come verdi oasi, tra le dune del deserto sabbioso, come luce splendente, tra le ombre della notte scura, come graziosa leggiadria, tra le tante vanità terrene ed il falso progresso di questi nostri vili tempi moderni. Fauna e flora s’inseguono sullo sfondo di cieli ammantati di astri e pianeti, su terre iridate di riflessi lunari e stellari, su mari mossi dal vento della tempesta e dall’impeto della passione, che divide ed unisce; sconforta e consola; muore e rinasce al sorgere del nuovo sole. Vittoria Salati ama il mistero dell’intravisto, la sfida dell’ignoto, la rivelazione dell’arcano, come il rabdomante, che cerca l’acqua sotto l’arido suolo; come il sub, che esplora i fondali marini; come il gabbiano, che sfida zone impervie, cieli sconfinati, oceani sterminati. Seguendo il suo esempio, io ho cercato di entrare nella sua anima bella, mentre faccio a ritroso il suo stesso cammino, in chiave virtuale, per scoprire i segreti del suo cuore agitato e commosso; per approfondire le plaghe della sua psiche tormentata e per evidenziare la catarsi artistica, adatta alla guarigione dei tanti mali della società contemporanea. Le opere, prima di essere incise, sono disegnate sulla tavola, da Vittoria Salati; mentre, per l'incisione, subentra Giovanni Mondadori, usando un attrezzo della Dremel, per passare poi ad un lavoro lunghissimo e paziente di carteggiatura, per smussare la tavola e dare l'impressione tridimensionale all'opera, dipinta e compiuta con il tocco finale dell’artista. Ciò che il marito ha inciso, lei ha riempito con la figura ed il volume, ha adombrato con la forma ed il colore, rendendo ornato il disegno geometrico e pittura la grafica, in una geometria sui generis, senza teoremi, ma morbida e vellutata. Ogni quadro di Vittoria Salati è un simbolo d’amore, un’icona di culto, un grano di saggezza ed un amuleto di bellezza ultraterrena, nato da complicità e comprensione, dedizione ed attenzione, occasione ed ispirazione, senza soluzione di continuità, da entrambe le parti. Se ne occupano gallerie reali e virtuali, giornali e riviste, dizionari ed enciclopedie, in una diffusione capillare, che fa capo ad un ricco archivio della memoria registrata, ad un nutrito ciclo di corsi e ricorsi storici, ad una fonte cristallina di estro poetico e di attività dinamica. La rarefazione della luce diafana, la sublimazione della forma limpida, l’idealizzazione della figura stilizzata rendono le sue immagini sublimi, eteree, assolute, di impatto diretto ed immediato, per la potente carica emotiva che comunicano con il carisma della grazia divina.
Gianni Latronico Novembre 2009
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MOSTRA “ART %”
Pechino (Beijing-CHINA)
VERBALE N. 1-50-A
Le opere di Vittoria
Salati, esprimono la grande potenzialità di quest'artista che riproduce nelle
sue opere lignee la precisione e la passione di una tecnica incisoria unica,
particolare, espressa con una costante ricerca della raffinata perfezione. Gli
effetti e i colori della vita nei suoi toni profondi: blu, rosso, verde, oro,
arancio; toni caldi e bruni accostati a toni freddi e luminosi, uniti in una
miscela unica ed inimitabile che rende vive le sue opere, ne partecipa gli
astanti, e ci regala una profonda visione della sua incredibile arte.
(La Commissione Artistica)
ConfimpreseItalia -
ConfimpreseNordOvest
GEOMETRIA:
La precisa incisione, la certosina attenzione ai particolari che testimonia il
grande lavoro di preparazione e realizzazione millimetrica del disegno, la
profondità e l'effetto del rilievo permettono di interagire con l'artista,
seguendo un percorso concentrico che conduce verso il fiore centrale e che nel
contempo rimanda alla sua riproduzione nei quattro angoli esterni. L'opera,
con l'accurata cesellatura e con i decori geometrici nell’importante
simbolismo dei colori, rosso, nero e bianco conduce attraverso i percorsi
della vita e della morte, nel passaggio che accosta il bene al male, lo yin
allo yang, il bianco al nero ed entrambi al rosso, la passione per la vita.
SOPRA LE NUVOLE C'E' SEMPRE UN CIELO BLU:
Il sole che estende la sua rete dorata oltre l'orizzonte imprigiona un mondo
magico denso di poesia, dove il volo di un gabbiano conduce oltre le nuvole,
oltre le difficoltà, a incontrare, nel cielo di un blu intenso, la libertà.
La fantastica espressione dell'artista conduce l'osservatore attraverso il
gioco delle sfumature, sino a rendere il quadro pervaso di vita propria.
GABBIANI IN VOLO:
Piccoli riflessi iridescenti dentro un tondo nei toni del blu, a volte
delicati e a volte profondi, un gabbiano che ne insegue un altro, la luna che
appena si intravede oltre le nuvole all'orizzonte. Con questo quadro nella
serenità di colori e nell’accurato lavoro di incisione c'è il dono di un senso
di pace che scaturisce dalla stessa mano dell'artista.
Dicembre 2009
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PROFF: GIANNI LATRONICO : CRITICO D'ARTE, COLLABORA CON DIVERSE RIVISTE DI ARTE
LA GEOMETRIA MORBIDA DI VITTORIA SALATI
Per la prima volta, nella storia dell’arte moderna, la cornice fa parte integrante del quadro, come prosecuzione della luce diafana che, partendo dal centro della tavola, s’irradia verso la periferia del quadro, con ramificazioni multiple, incisioni profonde, disegni ornati e geometrici, ma di una geometria inusuale, morbida ed interiore.
All’interno della cornice, i rombi, i cerchi e le losanghe perdono la rigidità geometrica dei teoremi euclidea, per abbracciare l’intero orizzonte artistico, all’insegna di elaborazioni tecniche e dinamiche, di poliedriche fantasie poetiche in nature silenti, con prugne, pere, uva e mele, con gabbiani in volo, tra terra, cielo e mare, dai toni sgargianti e dai volumi cangianti e rotolanti.
Ogni solco dell’incisione sulla dura tavola del legno massiccio, diligentemente eseguito a mano, dal solerte marito Vanni Mondadori, viene in seguito ricoperto dalla Pittrice Vittoria Salati, con pigmenti acrilici, per la raffigurazione di molteplici soggetti, dalle nitide silhouettes, dalla forma ben definita e dai colori accesi e squillanti, accattivanti e suadenti, splendidi e splendenti.
La luna verde dà il la alla speranza della rinascita, della ripresa, del ritorno alla gioia di vivere, dopo un brutto incidente, in un mondo pieno di contraddizioni, in cui il progresso è falso e bugiardo; la materia è un’illusione ottica; gli uomini sono ombre ed il sole continua a riscaldare il cuore di forti e deboli, di vittoriosi e vinti, di buoni e cattivi.
Nascono così fiori di prato e di serra: simbolizzati da freschi fiordalisi, vanitosi narcisi e candide calle, come cattedrali nel deserto del disincanto, nel fuoco della passione rovente e nell’illusione dell’assoluto in terra e dell’eternità in cielo che invece possono essere realizzati soltanto nell’immortalità dell’arte pura e semplice, genuina e istintiva di Vittoria Salati.
Quando il cielo si oscura e la notte si fa buia, tra le dense nuvole, le fragorose burrasche ed i contorti cirri, si fanno sempre strada nell’anima e sulla tavola: uno spiraglio di luce mistica, un raggio di grazia divina, un tocco di arte sublime, per illuminare d’immenso l’intero universo che la Nostra esimia Pittrice regala all’umanità intera, a piene mani nella sua geometria morbida.
Traduzione in Inglese
For the first time in the history of modern art, the frame forms an integral part of the painting, in the way it provides continuity for the diaphanous light which, starting from the centre, radiates outwards to the periphery via multiple ramifications, deep incisions, ornate and geometric figures. It is not your ordinary geometry, however, but tender and internal.
Within the frame, the rhombi, the circles, the diamond shapes lose the rigidity of Euclidean geometry to embrace the artistic horizon in its entirety, guided by the unfolding technical and dynamic virtuosity, the multifaceted poetic imaginings of still life fraught with plums, pears grapes and apples, seagulls hovering motionless in the earth, the sky and iridescent sea, and volumes of tumbling, multi-hued swirls.
The artist’s lines drawn on the hard-wood board are painstakingly chiselled by hands into grooves by her husband, Giovanni Mondadori, and then covered over by the painter, Vittoria Salati, using acrylic pigments to give life to the variegated objects depicted in clearly outlined silhouettes with well-defined forms and in bright, vivid colours, alluring and intriguing, splendid and resplendent.
The green moon sets the tone, green being the colour of hope, the hope of resurrection, of new beginnings, of rebirth in the joy of living after a tragic accident, in a world full of contradictions in which the feeling of progress is false and deceptive; matter is an optical illusion; men are mere shadows and the sun goes on warming the hearts of the strong and weak alike, the victors and the vanquished, the good and the evil.
Thus spring up both wild and cultivated flowers: symbolized by newly bloomed cornflowers, vain narcissi and chaste cala lilies, like cathedrals in a disenchanted desert, in the flame of a burning passion in the illusion of an absolute on earth and an eternity in heaven which can, however, only reach fruition through the immortality of the pure, uncomplicated, genuine and instinctive art of Vittoria Salati.
When the sky darkens and deep night approaches, brewing storms cut a path through the dense clouds to the soul and on the wooden board. A gleam of mystical light, a ray of divine grace, a touch of sublime art, illuminate the entire universe. This is the gift that the art of Vittoria Salati generously bestows upon us in its soft and tender geometry.
Gianni Latronico Novembre 2009
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Riccardo Battigelli: grande artista, scultore e pittore contemporaneo.
Si, cara
Vittoria, Le devo queste mie misere righe per esprimerle la mia riconoscenza
per le emozioni che la sua poesia e la sua arte mi hanno dato.
Visitando le sue opere, è un continuo percorso sui Sentieri della Fede .
Vi percepisco l’immenso ansito materno di Maria Madre anche di tutti noi.
Lei Vittoria con le sue Opere, che sono un Atto di Fede, è come se in qualche
modo,perpetuasse l’Apostolato: sta aggiungendo un altro piccolo ma tangibile
Segno del Grande Mistero, così come Luca il quale più di Matteo, Marco e
Giovanni, al Monte degli Ulivi aggiunse quella mistica parola.
Pregate! (Lu 22,39)
La sua Arte, gentile e brava Vittoria, ci dona anche questo.
Riccardo Battigelli Grande Artista contemporaneo
www.riccardobattigelli.it
Giugno 2009
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Aldo Zolfino : Giornalista, Professore e Critico D'arte
VITTORIA SALATI "VELARDINIELLANA"
Il libero, gratuito e volontario
sodalizio cenacolare noprofit onlus Accademia Velardiniello,su invito della
fondatrice donna Teresa D'Amico eleva e consacra con segnalazione di merito
h.c. ad accademica per i suoi requisiti VITTORIA SALATI in Mondadori, per la
sua forte tempra artistica, che sconfina in quella solita storia della critica
d'arte di gens communis .
Giuseppe Zolfino semasiologicamente vede in Vittoria Salati nel suo siglato
etimo V.S. ciò che vorrebbe far capire dalle sue opere: la vostra Vittoria
Salati, quasi come segno di vittoria in chi crede
e con sacrifici si è imposta nel mondo artistico.
Salvatore Zolfino intravvede nella nostra artista un quadro completo di Musa
della vita e artista autodidatta, di valore unico ed estro inconfondibile che
esulano dalle solite critiche fitte di paroloni vacui e fatui, ma qui si vuol
centrare tutto su Lei e sulle sue Creature.
Giuseppe D'Amico seppe cogliere nelle sue opere un istintualismo di feritas
che va intriso nella humanitas, per convolare degnamente nella divinitas che
tutti sanno apprendere dalle loro opere,
per definirsi artisti degni con la A e non con la a di luogo comune.
Carmela Trimarchi captò nella arte quella vision speculare e quella capatio
benevolentiua e che contraddistingue ogni vero talento artistico, aldilà di
studi e di imitazioni, poichè la vera Arte dev'essere distintiva, inimitabile,
genuina, caratteriale.
Antonio D'Amico volle dare una tesi di educazione sociopsicopedagogica che si
evince dalla sua sperimentazione creativa, dove l'arte è sinonimo di vita e lo
studio è complemento di affermazione premiata: ecco chi è veramente V.S.!
Concludo questa silloge di chiose artistiche sulla nostra amica Vittoria
Salati Mondadori, per dire che Ella è, vive, umanizza, educa, personalizza, ma
soprattutto istituisce una scuola accademica ove i suoi osservatori mano a
mano si rendono adepti di una sua scuola spontanea fatta di occasionalità, mai
di opportunismo ma di pari opportunità di chi veramente vuole "sfondare" non
commercialmente ma per presenza storica mondiale.
Maggio 2009
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Silvano Valentini : Critico d'arte
"Sinfonia di colori nelle opere di Vittoria Salati"
Una grande eleganza nel tratto, un’effervescenza cromatica di raro effetto spettacolare, un ampio e accattivante ventaglio di immagini e di scenari, ma soprattutto una tecnica pittorica tanto insolita e singolare, oltre che raffinata, da conquistarsi una nicchia d’oro nel pur vasto e diversificato mondo dell’espressività artistica di oggi.
Stiamo parlando di Vittoria Salati, pittrice di notevole sensibilità artistica e umana, e della sua particolare tecnica, che consistente nell’incidere a mano una tavola di legno lungo le linee della composizione, poi dipinta ad acrilico con colori per lo più forti e vivaci, con la cornice anch’essa appositamente decorata e colorata, così da ottenere e proporre al pubblico, sempre stregato dai risultati di questa seducente formula “magica”, opere di intensa emozionalità e, insieme, di soave poesia.
I soggetti rappresentati sono quanto di più vario si possa immaginare, sempre tuttavia “accuditi” dall’autrice con lo stesso amore e la stessa certosina dedizione, e spaziano, per quanto riguarda i lavori più recenti, dalle immagini sacre alla serie di farfalle dai diversi colori, dai fiori alle nature morte, senza dimenticare gli originali omaggi al mondo dello sport, in particolare alla Formula Uno, con le opere raffiguranti il casco di Schumacher e il logo del Cavallino rampante donati dall’artista alla scuderia di Maranello in un toccante incontro con i tecnici e i dirigenti della squadra.
Riguardo alle immagini sacre, si distinguono quelle con il simbolo religioso della croce e i volti della Madonna, di Cristo e di San Giuseppe dai lineamenti particolarmente delicati, come possiamo ammirare in Croce nel blu, in Gesù, nella Sacra Famiglia e in Protezione, dalle suggestive tonalità azzurro-blu, o nelle opere Croce al tramonto e L’amore in un bacio, dalle sfumature rosse, le stesse dell’emblematico I due occhi del cielo, complesso e vitale rapporto tra Sole e Luna.
Da segnalare anche, tra i migliori risultati dell’artista, Nefertari in preghiera, Nefertiti e, più recenti, il paesaggio quasi naïf della Vita nel deserto, la serie di “fiori nella sfera di cristallo”, il curioso e gradevole gioco tra composizione floreale e apparizione di un dolce volto femminile nell’opera Quando i fiori danno la vita e, infine, in Calle in Africa, una splendida donna africana con due canestri e uno sgargiante vestito verde, impreziosito dal disegno delle calle e accompagnato da un turbante dello stesso colore, che per contrasto si staglia nettamente sulle altre tonalità del dipinto.
Vittoria Salati, originaria della provincia di Parma e attualmente residente a Cambiago (Milano) con il marito Giovanni Mondadori, estimatore d’arte, da cui è stata introdotta non molti anni fa nel difficile ma anche affascinante mondo dell’arte di qualità, ha ricevuto da più parti, critici, artisti, galleristi, giornalisti e scrittori, sinceri e competenti elogi per il suo genere di pittura e per la sua caparbia ricerca di sempre nuove soluzioni di forma e di contenuto, nel giusto rispetto di quella sublime bellezza di cui non può fare a meno un’autentica opera d’arte.
5
Giugno 2008
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M.ALBA PATANE': INSEGNANTE DI DISEGNO
"L'ARTE NEL LEGNO"
Album:
http://www.flickr.com/photos/vittoriasalati/
Profilo:
http://www.flickr.com/people/vittoriasalati/
Flickr per Vittoria Salati, è una
vetrina espositiva permanente per le sue opere artistiche che rivestono
carattere di originalità assoluta.
Quando parliamo di artisti facciamo subito riferimento al loro stile personale
o derivato da altri artisti. Non starò qui a citare grandi artisti
"autodidatti" che hanno segnato, anzi inciso, il
tempo nell'arte.
Parlare di incisione per Vittoria, non è un simbolismo, infatti ella ha
concepito un modo di esprimersi incidendo ed usando tecniche materiche sul
nobile e vivo legno. Credo che questa materia, nella sua difficoltà di
realizzazione, sia per lei un mezzo per creare sentendo sotto le mani il
piacere della linfa stessa.
Insomma se parliamo di stile in binomio con arte, Vittoria ha stile e
personalità da vendere. Sarà difficile, per chi vorrà imitarla, non essere
etichettato come imitatore.
I soggetti vari, da quelli sacri alle sintetiche sfere di cristallo, offrono
al visitatore una vasta gamma di espressività e la bellezza di opere che
possono essere considerate importanti pannelli d'arte. Personalmente, pur
apprezzando tutta l'opera, prediligo quelli che riproducono gli alberi con le
loro scorze rugose che, per me, rappresentano la fatica del tempo ed il suo
scorrere, come nell'opera "La vita nel verde".
Dalla evangelica verità che solo un albero buono da buoni frutti sono da
tenere presente le qualità umane e spirituali di Vittoria che, per quello che
ho compreso, è , oltre un'artista, una persona buona, intelligente, gentile e
creativa anche nelle piccole cose. Già apprezzata e con varie affermazioni
artistiche, spero che questa mia testimonianza, ve la faccia amare ancora di
più. Alba"
15 Giugno 2008
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John Campana : prof universitario di
letteratura Italiana,
in lingua Inglese e cinema a Toronto Canada
Vittoria Salati is part of the continued and unending greatness of the
tradition of Italian art through the centuries. The unique style of her wooden
panels of religious theme, have filled the world of Flickr and beyond, with
new freshness and vigour applauded by her many fans. Her religious art
communicates her message of peace and love in the 21st century. Her non
religious art spans a vast gamut of subjects from flowers, organic
arrangements of fruit and vegetables, to deserts and other lands. These are
also infused with the same love and gentle power which characterizes all her
works. Vittoria's art also speaks of her personality and nature which is a
perfect blend of kindness, support to all, humanity, complimented by strength,
intelligence and an intense artistic drive.
She is also the deserving matriarch, the mother Nature, of the Italian family
I've never had, having emigrated from Italy as a young boy. I am proud and
very happy to be counted as one of her friends.
Testo in lingua Italiana
Vittoria Salati fa parte dell'antica e
perdurevole tradizione artistica italiana. I suoi pannelli dai temi religiosi
hanno riempito le gallerie di flickr con nuova freschezza e vigore a giudicare
anche dai numerosi commenti dei suoi fans. La sua arte religiosa comunica il
suo messaggio di pace e di amore nel 21esimo secolo. Gli altri quadri coprono
una vasta gamma di argomenti: da fiori, di frutta e ortaggi, deserti e lontani
paesi. Anche questi lavori sono permeati dello stesso amore e forza gentile
che caratterizza tutto il suo corpus artistico.
L'arte di Vittoria ci rivela un po' la sua personalità e natura che è un
mescolarsi perfetto di gentilezza, supporto per tutti, con una giusta dose di
vigore, umanità, intelligenza ed un'intensa energia artistica.
Lei
è anche la valente matriarca, madre natura, della famigliola italiana che non
ho mai avuto, essendo emigrato dall'Italia da piccolo. Sono fiero e molto
contento di essere annoverato tra i suoi amici.
http://www.flickr.com/photos/10647023@N04
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ALESSIA
FERRARI: Prof IN BENI ARTISTICI TEATRALI
CINEMATOGRAFICI
E IN STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA
Vittoria Salati si distingue soprattutto per la passione che dimostra nei confronti del suo lavoro. Probabilmente è proprio questa dedizione che l'ha portata a raggiungere livelli altissimi di qualità nelle sue opere.
La tecnica utilizzata è originale, sciolta, piacevole, le sue tavole sono innanzitutto opere da ammirare. Sono tre, a mio avviso, le dominanti della sua arte: materia, artigianato, estetismo.
L'artista dimostra di aver colto la lezione materica del Novecento, che, rompendo con la tradizione pittorica, aveva distrutto il concetto di tela bidimensionale. La Salati utilizza tavole di legno di media grandezza, incise e dipinte; l'interesse plastico è dimostrato anche da alcuni inserti polimaterici, ad esempio cordoncini.
Come essa stessa tiene a precisare, la cornice è parte integrante dell'opera, e spesso le figure 'sfondano' questo confine, oltrepassando i luoghi comuni dell'arte. Questa impostazione plastica risulta però fruibile da qualsiasi pubblico, a differenza di tanta arte novecentesca, in quanto torna a legarsi alla figurazione.
I contenuti sono infatti semplici
figure perfettamente ritratte, soggetti in cui l'estetismo si unisce ad un
sentimento sincero. Le graziose madonne, ad esempio, non si avviluppano nella
retorica. L’uso del color oro ci ricorda le tavole commissionate in epoca
tardo medievale
Siamo di fronte ad una sintesi raffinata e comunicativa.
Vittoria riesce quindi a semplificare la figura senza perdere eleganza e particolari. Colpisce sicuramente l'umiltà con cui si accosta all'arte, evitando snobismi, cosa che le permette di imparare lezioni preziose dall'artigianato e dalle arti minori.
Questa è, a mio parere, una delle
chiavi di lettura della sua opera. Nelle sue tavole incontriamo citazioni di
comuni tecniche decorative, riprodotte artisticamente o integrate nell'opera.
Essa stessa ammette di aver fatto tesoro delle sue esperienze, sfruttando le
conoscenze maturate per arricchire il suo personale processo creativo.
Questo linguaggio è sicuramente appetibile, ma nasconde molta consapevolezza del mondo dell'arte e della vita. Per questo, e sicuramente anche grazie alla sua determinazione, la signora Salati sta ricevendo l'attenzione che merita.
http://alessiaferrari.wordpress.com/
Dicembre 2006
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MARA ZANOTTI :
INVIATA DEL "NUOVO TORRAZZO" CREMA.
La personale di Vittoria Salati dall'esplicito titolo
"NON SOLO PENNELLI"
Le opere della Salati sono
infatti incise su tavola poi dipinte.
Dotata di una grande manualità, le sue opere sono di immediata lettura:
figure di donna si alternano a tramonti, al mare a notturni con la luna che ci
guarda o con i gabbiani all'orizzonte.
Eppure l'atmosfera che regna nei suoi quadri non è scontatamente realistica:
qualcosa di magico visita le sue opere, nelle quali si rintraccia facilmente
anche il linguaggio illustrativo.
Viene voglia di fare parte dei quadri della Salati, si desidera poter
entrare in quel mare tranquillo o parlare con il sole che, con tanto di viso
disegnato si pone come interlocutore straordinario....
Ed è in questa capacità di attirare a se l'attenzione e la curiosità del
visitatore che risiede a nostro avviso il principale talento della Salati,
oltre si intende in una solida abilità manuale e grafica.
APRILE
2006
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ANGELO CADORE:
AMICO E PITTORE.
Sognare valorizza da sempre la nostra vita.
La
tua ferma convinzione che: colori, pennelli e attività artistiche aiutano a
sognare, fa esternare nel modo migliore i tuoi valori più intimi e veri.
Un tuo grande amico rimane più meravigliato degli altri e non da oggi come
sai, delle grandi potenzialità, che stai esprimendo perchè hai capito che
siamo pieni di valori inespressi.
Solo credendo come hai fatto, hai potuto mostrare a tutti le tue migliori
qualità espressive interiori, tu Vittoria stai dimostrando con semplicità e
impegno, come hai fatto del resto sempre nella tua vita intensa, piena di
gioie e di riflessioni profonde, che si può creare un'area immaginaria di
entusiasmo e di fiducia che riesce a coinvolgerci tutti.
Complimenti Vittoria, ora puoi raccogliere il successo che meriti per essere
solo quella che sei.
AGOSTO
2006
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MARCELLA BONDESAN : VENDITRICE D'ARTE.
...Tutto è cominciato quando hai iniziato a tirare fuori la "VOGLIA FORTE"di dipingere le tue emozioni e hai dato sfogo alla tua libertà espressiva creando delicate incisioni su tavola che danno forma a sublimi figure, ed ora guardando le tue opere mi sembra di vedere qualcosa che c'è sempre stato dentro di te.
Il fulcro delle tue
creazioni è il continuo cambiamento dei soggetti, che non è dovuto a mancanza
di personalità ma ad una grande fantasia dettata anche dalla costante ricerca
del nuovo.
Complimenti cara Vittoria, per tutte le sensazioni che sai comunicare e per
tutto quello che riesci a dimostrare attraverso la pittura.
APRILE 2006
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ALESSIA VILLA : LAUREATA IN GESTIONE BENI CULTURALI.
Conosco Vittoria da poco. La prima impressione è stata quella di una donna forte, determinata, esplosiva, intraprendente e con un desiderio grande: scoprire ciò che non conosce.
Ma in Vittoria si ammira anche una grande sensibilità, la cui intensità ha accresciuto in lei una forza viscerale, il desiderio di esprimere il suo mondo, di esternare ciò che sente dentro e dare finalmente voce all'artista che è in lei.
Si tratta di un mondo smisurato, sconosciuto a lei stessa, tanto grande che le sole parole non bastavano per raccontarlo...
Vittoria è la prima a stupirsi innanzi al fascino di questo mondo, che si scopre ai suoi e ai nostri occhi attraverso morbide curve incise nel legno la cui durezza sembra piegarsi dinnanzi alla semplicità e alla intensità dei soggetti rappresentati.
La piacevole armonia dei suoi quadri va oltre l'oggettiva bravura nel disegno, la vera bellezza risiede infatti nel senso di esplosione di sopravvenuta libertà e di energia che emergono al di là della perfetta sintonia dei colori e della tonda armonia della forme.
Osservando i sui quadri, non si può non apprezzare la innata predisposizione di Vittoria a sperimentare linee e giocare con affascinanti accostamenti di colore, non si può non essere colti dal desiderio di prendere il volo come i gabbiani sul fare di una argentea serata, o di fermarsi, in una pacata quiete, a godere della semplicità di una rosa, o dell'intreccio di un ramo di margherite, o essere travolti dalla rossa energia scaturita dai raggi di un caldo sole.
La semplicità è davvero coinvolgente e travolgente sintesi perfetta della forza di carattere e della sincronica malleabilità della sua personalità .
APRILE 2006
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VITTORIO MAROCCO : CRITICO D'ARTE.
Vittoria Salati si propone ora con questa galleria di opere di assoluta originalità per la tecnica inusuale di incidere il supporto ligneo, sul quale vengono distesi i colori acrilici, con motivi e decori a rilievo, una rappresentazione del suo mondo immaginario, una sorta di giardino edenico dove alle stilizzate figure delle mitiche Nefertiti, fanno da contraltare gli atletici aironi su fondali azzurro cielo o la visione del gatto stralunato a Cuba e ancora i volti solari dal sapore vagamente totemico.
Ed è così che con lucida introspezione del suo inconscio Vittoria Salati ci restituisce una porzione del suo mondo fantastico, attendendo con paziente precisione ad un lavoro di stesura di ampie campiture di colore su cui si stagliano figure assorte dai contorni netti, un mosaico di sensazioni da godere con gli occhi, gli stessi occhi pieni di meraviglia di Vittoria Salati.
AGOSTO
2005
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DOVILIO BRERO : GRANDE ARTISTA CONTEMPORANEO.
Vittoria è dotata di una grande passione per l'arte, facilitata dalla sensibilità e dall'amore per le cose belle "perchè il bello è ciò che è bello per l'arte tutta"
Avendo aperto questa arcana porta, ha voluto e vuole sperimentare di persona e di sua mano le difficoltà che la disciplina figurativa impone.
Ella incide, sperimenta, colora e plasma figure e rilievi che sembrano uscire da antichi fregi e antichi pensieri con capacità e intelligenza.
Grazie Vittoria, per aver voluto
provare l'esperienza non facile di essere artista e volersi raccontare.
AGOSTO 2005
Il Caro amico Dovilio Brero,
ci ha lasciato il 18 ottobre 2008, il vuoto che lascia come artista, come
maestro e come uomo, è incolmabile. Ho perso una persona che stimavo molto,
che ammiravo profondamente, a cui ero legata da sincera amicizia.